Ortocheratologia

Ortocheratologia, le lenti a contatto lasciano il segno

L’ortocheratologia è una particolare tecnica contattologica che ha lo scopo di correggere temporaneamente alcuni difetti visivi molto comuni, consentendo una visione nitida senza indossare occhiali da vista o lenti a contatto durante il giorno.

In particolare, l’ortocheratologia notturna utilizza particolari lenti a contatto gas-permeabili (RGP) da indossare nelle ore notturne per correggere o ridurre temporaneamente, anche una volta rimossa la lente, difetti visivi quali miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

L’efficacia e la durata della correzione dipendono dall’entità del difetto visivo e dalla maggiore o minore rigidità della cornea.

Non tutti i pazienti peraltro possono utilizzare le lenti ortocheratologiche, che ricordiamo essere un presidio medico-chirurgico: la decisione di ricorrere all’ortocheratologia è competenza del medico oculista e/o dell’ottico contattologo che valuterà caso per caso quale sia il trattamento più indicato per ciascun paziente.

L’ortocheratologia può peraltro rappresentare una valida alternativa al trattamento chirurgico di questi difetti visivi per chi non vuole o non può indossare occhiali da vista o lenti a contatto tradizionali durante il giorno (ad esempio, sportivi professionisti, militari, forze dell’ordine).

Le lenti ortocheratologiche hanno una durata che varia dai 12 ai 18 mesi.

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Gli ottici-optometristi di Ottica Saracino a Grottaglie (Taranto) sono a tua disposizione per una consulenza specializzata.

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lenti ortocheratologiche

Come funziona l'Ortocheratologia?

L’ortocheratologia, nota come ortocheratologia notturna o orto-k, è una tecnica non chirurgica per la correzione di ametropie (difetti visivi).

Il trattamento di ortocheratologia prevede l’applicazione nelle ore notturne di speciali lenti a contatto a geometria inversa, rigide e gas-permeabili, realizzate specificamente per modellare le cornee del singolo paziente in funzione del suo difetto visivo.

Indossare le lenti a contatto solo nelle ore notturne ha il vantaggio di eliminare le diverse componenti ambientali di disturbo (ad. es. polvere, vento, attività lavorative, sportive o domestiche) che durante il giorno possono modificare le condizioni dell’occhio.

La velocità del rimodellamento della cornea è inoltre maggiore con gli occhi chiusi per la pressione esercitata dalle palpebre abbassate.

Queste particolari lenti hanno una conformazione “a geometria inversa” per cui, imprimendo la loro forma nella cornea come un sigillo, correggono il difetto visivo sin dal primo momento in cui vengono indossate e continuano a correggerlo per un certo tempo dopo la loro rimozione.

Le lenti ortocheratologiche sono dunque specificatamente realizzate per modificare temporaneamente il profilo corneale in maniera controllata, correggendo per diverse ore il difetto visivo grazie alla pressione esercitata sulla superficie corneale dal deposito lacrimale che si crea fra la lente rigida e la cornea.

Questo rimodellamento della cornea è peraltro temporaneo, oltreché pienamente reversibile, per cui l’applicazione delle lenti ortocheratologiche deve essere ripetuta ogni notte.

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Ortocheratologia e miopia nei bambini

Ortocheratologia e miopia nei bambini

L’ortocheratologia è fortemente indicata anche per rallentare la progressione della miopia nei bambini e negli adolescenti, come dimostrato a livello internazionale da numerosi studi.

Le lenti ortocheratologiche, indossate regolarmente, rallentano in modo rilevante l’allungamento assiale dell’occhio, che è la causa dell’aumento della miopia.

La forma allungata dell’occhio miope è infatti ciò che determina la sbagliata rifrazione della luce sulla retina e la conseguente visione fuori fuoco da lontano.

Il periodo di maggior incremento della miopia è l’età infantile e adolescenziale, ed è quindi questa la fase in cui è particolarmente proficuo iniziare un programma di controllo della progressione miopica.

lenti ortocheratologiche notturne

Le lenti ortocheratologiche notturne sono adatte a te?

Prima di utilizzare le lenti ortocheratologiche è opportuno procedere con alcuni accertamenti, in quanto non sono adatte per tutti i pazienti.

Per prima cosa, un’accurata visita oculistica e/o ottico-optometrica accerta le condizioni di salute degli occhi del paziente ed il difetto visivo, quindi una topografia corneale permette di visualizzare la mappatura della superficie corneale anteriore.

Questa mappa ci consente di apprezzare sia la morfologia che la curvatura della cornea, fornendo i dati necessari per realizzare le lenti notturne per ortocheratologia personalizzate più adatte al paziente.

Dopo la prima applicazione delle lenti, il portatore deve essere nuovamente controllato dal medico oculista (o dal contattologo) e viene eseguita una nuova topografia corneale per visualizzare le variazioni della superficie corneale, accertare la piena efficacia delle lenti ortocheratologiche e apportare eventuali correttivi.

Una volta progettate e realizzate le lenti ortocheratologiche specifiche per il paziente, il medico e/o il tecnico stabilisce un calendario di controlli periodici per verificare costantemente lo stato di salute degli occhi, l’integrità delle lenti e l’efficacia del trattamento di ortocheratologia.

Quanto dura la correzione delle lenti ortocheratologiche

Quanto dura la correzione delle lenti ortocheratologiche?

Nel momento in cui le lenti ortocheratologiche vengono applicate, il paziente ha immediatamente una visione chiara e nitida, come se indossasse delle tradizionali lenti a contatto.

Trascorsa la notte, dopo la rimozione delle lenti, la cornea conserva la forma modificata dalle lenti e la visione del paziente rimane nitida per circa 24 ore.

Peraltro il miglioramento della vista non si riscontra sempre dopo la prima notte di utilizzo, in quanto alcuni pazienti richiedono più tempo per rispondere alla correzione a causa della particolare rigidità della cornea e in proporzione al difetto visivo.

In ogni caso, affinché l’ortocheratologia produca risultati durevoli, le lenti devono essere applicate con costanza ogni notte, secondo le indicazioni del medico oculista e/o dell’ottico contattologo.

Durante tutto il periodo di adattamento alle lenti la capacità visiva subirà variazioni evidenti durante l’arco della giornata e l’effetto è pienamente reversibile se si interrompe il trattamento.

Sebbene vi sia una certa variabilità soggettiva, i risultati ottimali si raggiungono in qualche settimana dall’inizio del trattamento, purché le lenti vengano applicate con costanza.

efficacia ortocheratologia

Quando l'Ortocheratologia è più efficace?

L’efficacia dell’ortocheratologia, quale tecnica non invasiva e reversibile di correzione dei difetti visivi, è prevedibilmente soggettiva, è variabile in funzione di alcuni fattori quali:

  • la tipologia e l’entità del difetto refrattivo che si desidera correggere;
  • la rigidità della cornea del paziente (più la cornea è rigida, più tempo occorre per conseguire gli obiettivi di correzione visiva desiderati);
  • la qualità e la quantità del film lacrimale, ossia della pellicola che riveste la superficie corneo-congiuntivale;

Parlando di specifici difetti visivi, l’ortocheratologia riscontra solitamente pieno successo, rendendo superfluo l’uso degli occhiali da vista e delle lenti a contatto tradizionali, in caso di:

  • miopia fino a 5-6 diottrie (ricordiamo che l’utilizzo di lenti ortocheratologiche può anche rallentare la progressione miopica nei bambini e negli adolescenti);
  • astigmatismo fino a 1,75 diottrie;
  • ipermetropia fino a 2-3 diottrie;
  • presbiopia fino a 2 diottrie (la presbiopia non è propriamente un difetto visivo, ma una condizione fisiologica dell’occhio legata all’avanzare dell’età).

I pazienti con difetti visivi di maggiore entità possono comunque trarre parziali ma importanti benefici dall’utilizzo di lenti ortocheratologiche, correggendo il difetto visivo residuo nelle ore diurne con gli occhiali da vista o le lenti a contatto tradizionali, con un notevole vantaggio estetico e funzionale dovuto alle lenti oftalmiche più sottili.

Ortocheratologia e concorsi pubblici

Ortocheratologia e concorsi pubblici

Nei casi in cui si intenda partecipare a concorsi pubblici o acquisire particolari qualifiche (carriere militari e nei corpi di polizia, brevetti di volo, patenti di guida, patenti nautiche, ecc.) è opportuno informarsi circa le caratteristiche della vista richieste dal bando o dalla normativa ai candidati e sulla legittimità dell’ortocheratologia ai fini del concorso.

In generale, se la patente di guida per autoveicoli prevede l’uso degli occhiali, il paziente dovrà esibire in caso di controlli un documento rilasciato dal medico oculista che attesta il tipo di trattamento e le lenti a contatto ortocheratologiche.

L’utilizzo delle lenti ortocheratologiche deve essere anche dichiarato in sede di rinnovo della patente di guida esibendo la relativa prescrizione, trattandosi di un trattamento reversibile.

effetti indesiderati

Effetti indesiderati dell’Ortocheratologia

Le lenti ortocheratologiche sono state ormai ampiamente utilizzate da un numero elevato di portatori, senza che siano emerse particolari criticità.

Tuttavia, come per qualsiasi dispositivo medico, permane la possibilità che insorgano effetti indesiderati e complicazioni non gravi, analoghe a quelle che si possono verificare talvolta con l’uso delle normali lenti a contatto.

Utilizzando le lenti ortocheratologiche è possibile riscontrare questi effetti indesiderati:

  • Intolleranza all’uso delle lenti che si con lieve bruciore, secchezza e irritazione oculari;
  • Generica sensazione di fastidio;
  • Visione offuscata (blur);
  • Percezione di aloni (halo) durante la visione notturna.

La maggioranza di questi effetti indesiderati è solitamente di lieve entità e reversibile.

In ogni caso, se dovessero manifestarsi questi effetti è necessario rimuovere quanto prima le lenti e consultare il proprio oculista per le valutazioni del caso.

Le principali complicanze che possono emergere con l’utilizzo delle lenti ortocheratologiche sono invece:

  • la possibile comparsa di edema corneale transitorio (più frequente nella fase di adattamento, solitamente scompare dopo alcuni giorni);
  • cheratiti infettive, causate da una scorretta pulizia delle lenti (vedi oltre).
controindicazioni

Controindicazioni dell’ortocheratologia

Il trattamento di ortocheratologia non può essere effettuato in tutti i pazienti.

Difatti, l’uso di lenti ortocheratologiche risulta controindicato in presenza di:

  • Ipersensibilità oculare;
  • Reazioni allergiche della superficie oculare a tutto quanto è connesso alle lenti a contatto;
  • Infezioni acute o subacute;
  • Qualsiasi anomalia che riguardi la cornea, la congiuntiva o e palpebre;
  • Lesioni corneali;
  • Punteggiatura corneale;
  • Edema corneale;
  • Cheratiti e ipoestesie corneali;
  • Alterazioni del film lacrimale e occhio secco.
Vantaggi dell'Ortocheratologia

Vantaggi dell'Ortocheratologia

Riassumiamo in breve i principali vantaggi dell’ortocheratologia:

  • È possibile evitare l’uso di occhiali da vista o lenti a contatto tradizionali ed essere liberi durante lo svolgimento di attività lavorative, sportive, domestiche o ricreative, con una visione nitida e priva di ostacoli.
  • Questo approccio consente di ottenere il miglioramento temporaneo della vista senza ricorrere alla chirurgia refrattiva della cornea (lasik, femtolasik o PRK).
  • Le lenti ortocheratologiche sono realizzate specificamente per ciascun paziente dopo accurati esami, in modo da assicurare il massimo confort e performance.
  • È possibile adottare questo trattamento anche quando la miopia non è stabile, rallentando la progressione miopica, in particolare nei bambini e negli adolescenti.
  • Le lenti a contatto per ortocheratologia possono essere utilizzate a tutte le età, dal momento in cui chi le indossa è in grado di gestirle in maniera autonoma (in genere dai 6-7 anni per i bambini, coadiuvati dai genitori).
  • Il trattamento di ortocheratologia è completamente reversibile. In caso di ripensamenti o sporadici episodi di intolleranza alle lenti, effetti collaterali o risultati indesiderati è sempre possibile interromperne l’utilizzo. La superficie corneale tornerà alle condizioni precedenti all’utilizzo delle lenti ortocheratologiche nell’arco di alcune settimane.
  • Poiché le lenti ortocheratologiche vengono indossate solo durante la notte, risultano generalmente più confortevoli rispetto alle lenti tradizionali, in quanto durante il sonno le lenti non creano alcun fastidio.
manutenzione lenti ortocheratologiche

Manutenzione delle lenti a contatto ortocheratologiche

Tutte le lenti a contatto con il normale utilizzo sono contaminate da agenti ambientali (quali polvere, smog ecc.), da elementi organici (proteine e lipidi del film lacrimale, cellule epiliali), da cosmetici (mascara, eyeliner, fondotinta, ecc.).

Delle buone abitudini e una regolare manutenzione delle lenti a contatto eviteranno l’insorgenza di complicazioni e conserveranno la piena efficienza delle lenti stesse.

La regola principale da rispettare è che ogni volta che le lenti a contatto sono rimosse dall’occhio devono essere adeguatamente pulite e disinfettate.

La pulizia di effettua rimuovendo tutti i corpi estranei dalla lente utilizzando una soluzione detergente specifica e strofinando la lente da entrambi i lati con delicatezza, per evitare di danneggiarla.

Alla detersione fa seguito il risciacquo con soluzione salina (mai usare acqua di rubinetto!).

La disinfezione si attua durante la conservazione della lente in apposita soluzione, la quale elimina i microorganismi patogeni e preserva l’idratazione della lente.

Ad intervalli di 2 o 4 settimane le lenti devono essere sottoposte ad un trattamento enzimatico per la rimozione di quei depositi organici legati alla lente con maggior forza.

Anche il portalenti può essere fonte di contaminazione batterica, per cui quando non ospita le lenti deve essere svuotato, risciacquato con soluzione salina e lasciato asciugare.

Ribadiamo di non utilizzare mai acqua di rubinetto per sciacquare le lenti o il portalenti, in quanto può essere vettore di Acanthamoeba.

Per favorire il confort notturno delle lenti e la rimozione al mattino, si raccomanda l’utilizzo di alcune gocce di lacrime artificiali prima di indossare le lenti la sera (possono essere versate sulla parte concava delle lenti) e prima di rimuovere le lenti al mattino, possibilmente aspettando qualche minuto affinché anche il naturale ammiccamento faccia la sua parte.

Questi accorgimenti e raccomandazioni hanno carattere generico e costituiscono norme di carattere generale: sarà però il medico oculista o il contattologo a fornire più precise indicazioni individuali per un utilizzo confortevole e sicuro delle lenti ortocheratologiche.

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