La miopia rallenta con le lenti DIMS

La miopia rallenta con le lenti DIMS

Negli ultimi anni tutti ci siamo accorti che è aumentata l’incidenza della miopia, in particolare tra bambini e adolescenti. Questo difetto visivo non è causato da un virus o da un batterio, dunque non è contagioso, ma è talmente diffuso che si parla ormai di “epidemia globale di miopia”.

Che cosa è cambiato per determinare questo incremento così evidente della miopia – per incidenza e gravità – e cosa possiamo fare a riguardo, soprattutto per i più giovani? Per fortuna ci sono delle buone notizie a riguardo, ma procediamo con ordine.

Cos’è la miopia?

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo: chi ne è affetto vede male da lontano, gli oggetti risultano sfocati perché l’occhio ha un difetto di refrazione e i raggi luminosi provenienti da oltre una certa distanza cadono su un piano anteriore rispetto alla retina.

Per correggerla con le lenti oftalmiche o a contatto tradizionali, si porta semplicemente a fuoco l’immagine che arriva alla parte centrale dell’occhio.

Le cause principali della miopia in termini anatomici sono:

  • Il bulbo oculare è più lungo del normale (si parla di miopia assiale: questa è di gran lunga il caso più comune);
  • la cornea o il cristallino hanno una curvatura eccessiva (miopia refrattiva);
  • il cristallino ha un eccessivo potere refrattivo (miopia d’indice).

La miopia non va sottovalutata in quanto questo difetto visivo non corretto è una delle principali cause di cecità nel mondo: dopo la comparsa in giovane età tende solitamente a peggiorare nel corso degli anni, con il rischio di sviluppare possibili complicazioni come la cataratta, il glaucoma, il distacco di retina e la maculopatia.

cosa è la miopia?

Diffusione della miopia in Italia e nel mondo

La miopia raggiunge la massima incidenza in molti Paesi asiatici (ad esempio in Giappone), dove interessa anche l’80% della popolazione, contro il 30% della popolazione europea.
La miopia è considerata un problema di salute pubblica in forte crescita nei prossimi decenni, come rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Brien Holden Vision Institute di Sydney (Australia), che studia attentamente la miopia a livello globale, riporta che ci sono già 2 miliardi di persone con questo difetto visivo nel mondo ed entro la metà del secolo ne saranno colpite ben 5 miliardi.

La prevalenza globale della miopia passerà così in pochi decenni dall’attuale 28% al 50% della popolazione mondiale, e circa un miliardo di persone avrà un deficit visivo elevato a causa della miopia, con un rischio maggiore di perdere la vista se non verranno adottati trattamenti ottici validi e modifiche comportamentali.

Per quello che riguarda l’Italia, nel nostro Paese la miopia riguarda circa 15 milioni di adulti, in linea con le statistiche continentali, e un milione e mezzo tra bimbini e adolescenti, soprattutto di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, in cui la progressione miopica è più rapida.

Quali sono le cause dell’aumento della diffusione della miopia?

Premesso che si tratta di un fenomeno complesso e che la miopia può avere anche origine genetica, le cause dell’aumento della diffusione della miopia sono varie ed alcune di esse dipendono senza ombra di dubbio dal cambiamento delle abitudini di vita di intere popolazioni, sempre più urbanizzate e tecnologiche.

Tra l’altro, favoriscono l’insorgere e il progredire della miopia:

  • il troppo tempo passato al chiuso e in spazi ristretti;
  • la permanenza in locali illuminati artificialmente;
  • la scarsa esposizione alla luce naturale;
  • l’utilizzo assiduo di computer, tablet, smartphone, TV e console per videogiochi, che insistono sulla visione prossimale.

In tutto ciò il periodo di lockdown non ha certo aiutato: secondo un importante studio condotto su 123.535 bambini provenienti da dieci scuole elementari di Feicheng (Cina) lo sviluppo della miopia è stato palesemente più rapido nel 2020, l’anno in cui il lockdown è stato più duro.

I bambini e le bambine, di età compresa tra i 6 e i 13 anni, sono stati monitorati dal 2015 al 2020 all’inizio di ogni anno scolastico: nel 2020 è stato rilevato un peggioramento da 1,4 a 3 volte maggiore rispetto agli anni precedenti. I bambini più piccoli risultano essere più sensibili ai cambiamenti ambientali e di conseguenza più soggetti allo sviluppo della miopia se costretti al chiuso e alla didattica a distanza: è infatti raccomandabile che i bambini trascorrano almeno un’ora al giorno all’aperto, in spazi ampi illuminati dal sole, in quanto questo consente all’occhio di utilizzare anche il campo visivo periferico.

È possibile rallentare la progressione miopica?

La miopia assiale insorge già dai 6 anni di età, quella refrattiva tra gli 11 e i 18 anni. Nella maggior parte dei casi la miopia si aggrava – in modo lieve o più accentuato – nel corso degli anni, per stabilizzarsi dopo i 25 anni.

C’è dunque un periodo di oltre 10-15 anni in cui si può cercare di rallentare la progressione miopica, ottenendo un grande beneficio per il resto della vita.

La ricerca nel settore delle lenti oftalmiche in questi ultimi anni ha compiuto grandi passi avanti e un intervento precoce, con l’adozione di lenti per occhiali specifiche sin dall’infanzia, può rivelarsi essenziale per il trattamento della miopia nei bambini e per la riduzione della sua progressione.

Rallentare la miopia ingannando l’occhio

Una nuova generazione di lenti oftalmiche innovative è oggi in grado di correggere la miopia e allo stesso tempo ridurne la progressione in media del 60% in modo efficace, semplice e non invasivo.

Quando si corregge la miopia con una lente oftalmica o a contatto tradizionale si porta a fuoco l’immagine che arriva alla parte centrale dell’occhio, ma non si ottiene lo stesso grado di messa a fuoco sulle immagini periferiche.

Il risultato di questa insufficiente correzione periferica è l’invio di un messaggio al cervello che gli segnala che l’occhio è troppo corto per mettere bene a fuoco. La reazione fisiologica è un ulteriore allungamento oculare e quindi un peggioramento della miopia.

Le lenti con tecnologia D.I.M.S. (Defocus Incorporated Multiple Segments) sviluppata da Hoya Vision Care in collaborazione con i ricercatori della Hong Kong Polytechnic University generano una particolare sfocatura della retina periferica , detta “defocus miopico periferico”, che inganna il cervello facendogli credere che l’occhio è già cresciuto abbastanza, per cui invia il segnale di mantenere corto il bulbo oculare, rallentando in questo modo la progressione della miopia.

I dati raccolti su 160 bambini di età compresa tra 8 e 13 anni e con miopia fino a – 5.00 diottrie, hanno rilevato una riduzione della progressione della miopia in media del 60% in due anni in chi ha portato occhiali con queste lenti innovative rispetto a chi ha indossato normali lenti oftalmiche per la miopia.

Tutto ciò è possibile grazie a 400 microscopici segmenti disposti in modo circolare intorno alla parte centrale della lente, capaci di generare una particolare sfocatura nella retina periferica.

Le lenti da occhiale con tecnologia D.I.M.S. hanno il vantaggio di essere facilmente utilizzabili anche dai bambini più piccoli che possono essere in difficoltà a gestire da soli lenti a contatto: in pratica per il bambino o la bambina non cambia nulla nell’utilizzo degli occhiali, adattandosi perfettamente alle nuove lenti nell’arco di pochissimi giorni.

lenti D.I.M.S. di Hoya

Una nuova generazioni di lenti contro la progressione miopica

Una buona idea è confermata dal fatto che fa scuola, aprendo la strada ad una nuova generazione di prodotti sviluppati con lo stesso principio di base.

Così è per le lenti D.I.M.S. di Hoya, che hanno introdotto la tecnologia del “defocus miopico periferico”, che oggi trova efficace applicazione anche in altre proposte.

Tra le più valide alternative, le lenti Stellest di Essilor
declinano la stessa idea di base proponendo lenti che rallentano la progressione miopica grazie alla tecnologia HALT (Highly Aspherical Lenslet Target), una costellazione di oltre 1000 piccole lenti disposte in circoli concentrici intorno al centro della lente. Gli studi clinici hanno registrato con l’utilizzo di queste lenti per almeno 12 ore al giorno un rallentamento della progressione miopica in media del 67%. Anche in questo caso le lenti sono utilizzabili sin dal primo insorgere della miopia e sono ben accette dal 100% dei giovani utilizzatori.

Contro la miopia di tuo figlio guarda lontano

Molti genitori ritengono la miopia dei propri figli un non-problema, quasi un fatto normale, essendo così comune e diffusa.

Il fatto è che la miopia non può migliorare (non esiste ad oggi una cura), ma le nuove lenti oftalmiche con defocus miopico periferico offrono un’importante opportunità per rallentare la progressione miopica, contenendola in modo significativo, con evidenti benefici in tutta la vita adulta.

Un’opportunità da valutare seriamente quanto serenamente, ricordando che ogni decisione in merito alla migliore soluzione per correggere i difetti visivi deve essere assunta con il parere di un medico oculista o di un ottico-optometrista e che regolari controlli della vista nell’età della crescita possono consentire di affrontare nel modo migliore eventuali difetti visivi.

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